ISOLAMENTO ACUSTICO E RUMORE
L’isolamento acustico di solai, pareti, soffitti e pavimenti è l’unica soluzione possibile per risolvere definitivamente il problema del rumore.
Il rumore ha da sempre rappresentato il nemico di ogni edificio ove l’esposizione prolungata ad alti livelli sonori da parte degli abitanti risulta nociva sia per la salute fisica che per quella mentale degli stessi.
Le tipologie di rumore presenti negli edifici possono essere fondamentalmente di due tipi:
1) Rumori aerei (voci, televisione, impianto stereo, traffico)
2) Rumori da contatto (scalpiccìo, caduta di oggetti, urti, tubazioni di liquidi e gas incassate direttamente nelle strutture)
La Normativa Vigente prevede i valori massimi per ciascuno di questi disturbi.
Ogni abitazione di nuova costruzione dovrebbe già rispettare tali valori in relazione alle caratteristiche degli elementi previsti dal progetto e dal rispetto delle prescrizioni relative in sede di esecuzione.
Una verifica in opera delle prestazioni ottenute deve attestare i risultati relativi a:
A) Isolamento acustico della facciata
B) Isolamento acustico dei divisori verticali interni e dei solai, fra unità abitative
C) Isolamento acustico degli impianti
L’acquirente dell’immobile dovrebbe ricevere, insieme ai documenti di vendita, anche i “certificati” che comprovino i test e i risultati degli stessi, eseguiti da tecnico abilitato, che rispettino sia la Normativa nazionale sia l’eventuale ulteriore Normativa comunale, qualora esistente.
Riguardo gli edifici esistenti questi 3 problemi sono costantemente presenti, a vari livelli di gravità.
Descriveremo quindi alcune soluzioni percorribili per attenuare ciascuno dei disturbi descritti, impiegando pannelli fonoassorbenti o fonoisolanti.
ISOLAMENTO ACUSTICO DELLA FACCIATA
La soluzione tradizionale, per ridurre la trasmissione sonora aerea, é da sempre stata quella di realizzare pareti che possedessero un elevato peso per unità di superficie.
Le attuali esigenze progettuali e commerciali hanno invece portato al largo impiego di laterizi e blocchetti in cls. i quali, per le loro caratteristiche intrinseche (forature e peso non sempre adeguato), non permettono il raggiungimento delle prestazioni normate.
Altre mancanze quali l’allettamento non continuo ed omogeneo (sia orizzontalmente che verticalmente), attraversamenti mal ripristinati, infissi e cassonetti non adeguati, contribuiscono a peggiorare la situazione complessiva delle pareti.
A questo stato di cose si può porre rimedio con un isolamento termoacustico a cappotto, eseguito con pannelli fonoassorbenti in lana di roccia, lana di vetro, fibra di legno o sughero.
Un calcolo specifico per gli spessori necessari e l’adeguamento degli infissi eventualmente carenti, può riportare le pareti esterne al rispetto delle Norme in essere ed automaticamente incrementare l’isolamento termico dell’immobile.
La soluzione descritta nel disegno rappresenta un cappotto con il pannello in lana di roccia PREMIERTERM MWR.
Questo materiale presenta diverse interessanti caratteristiche: ha una massa relativa elevata (120 kg/mc ed oltre), é incombustibile, ha prestazioni termoacustiche facilmente calcolabili e traspirabilità elevata.
Relativamente al solo isolamento acustico ed a titolo indicativo, ipotizzando una muratura in laterizio forato da 25 cm normalmente intonacato, un pannello in lana di roccia da 80 mm e tutti i materiali di finitura, Il valore RW del sistema risultante, su parete cieca, supera normalmente i 54 db.
Ovviamente un calcolo con dati progettuali certi porterà ad un valore più specifico. Può essere impiegato in progetti di Ecobonus, secondo l’attuale applicazione normativa.
Per il ciclo completo ed i particolari costruttivi si rimanda il lettore al manuale “Isolamenti Termici con Pannello in Lana di Roccia”.
ISOLAMENTO ACUSTICO DI DIVISORI INTERNI E SOLAI
Il disegno mostra la propagazione dei rumori nei vari ambienti, secondo le caratteristiche e l’origine dei suoni.
La trasmissione per via aerea è propria dell’impianto stereo presente nell’ambiente destro.
Dal tetto piano può propagarsi alle strutture sottostanti il rumore provocato dall’impatto di una forte pioggia o di una grandinata.
Anche lo scalpiccio con scarpe dalla suola molto rigida (legno o simile) può trasmettere disturbo sia al piano sottostante che allo stesso, visti i solai in comune tra i vari ambienti.
Altro esempio tipico negli edifici con scale interne è rappresentato dal rumore originato dal passaggio delle persone, che si trasmette agli ambienti adiacenti attraverso le strutture collegate.
Alcune delle soluzioni applicabili, data l’impossibilità di desolidarizzare le strutture, risultano contropareti e controsoffitti fonoisolanti. La foto mostra un sistema con struttura metallica leggera, un riempimento dell’intercapedine ottenuta con pannelli in lana di roccia LAPE SOLIDA 210 (densità 50 kg/mc, sp. min. 50 mm), ed una doppia pannellatura in lastre di cartongesso di spessore 12,5 mm cadauna.
Particolare cura andrà dedicata ai particolari costruttivi al fine di ottimizzare le prestazioni.
Altre soluzioni materiali possono essere scelti in funzione degli spazi e prestazioni richieste.
ISOLAMENTO ACUSTICO DEGLI IMPIANTI
Gli impianti di evacuazione acque nere e bianche possono causare rumori estremamente fastidiosi, dovuti prevalentemente al fatto che le tubazioni non sono state rivestite con materiali adeguati prima del montaggio e che gli attraversamenti di solai o pareti sono stati realizzati con fissaggi rigidi (Malte, staffe metalliche etc.) collegate sia alla tubazione che alle strutture dell’edificio.
Una delle soluzioni per isolare gli scarichi risulta l’impiego di pannelli in lana di roccia ad alta densità, coi i quali si rivestono le tubazioni in spessori adeguati, per ottenere l’attenuazioni ottimale dei rumori riportati nello schema grafico.
Ulteriori rivestimenti, quali materassini in spugna poliuretanica, moltoprene etc, sono impiegabili in relazione agli spazi disponibili ed alle prestazioni richieste.
Tutto ciò andrebbe eseguito in sede di costruzione, fatte salvo situazioni particolari a posteriori.
Tenendo sempre conto dei risultati ottenibili e degli spazi a disposizione, possono essere impiegati altri materiali, tra cui:
Pannello accoppiato Cartongesso/spugna poliuretanica PLUVITEC STOP PUR, per il trattamento di pareti e solai.
Pannello accoppiato Cartongesso/granulo di gomma LAPE GESGOMMA, per il trattamento di pareti e solai.
Massa di gommapiombo LAPE ECHOSTOP, per il trattamento di pareti, solai, pavimenti.
Rotolo anticalpestìo LAPE PAVITEMA REX, per il trattamenti di massetti sottopavimento nuovi.
Rotolo anticalpestìo LAPE DAMTEC, per il trattamento, a basso spessore, sopra pavimenti esistenti, sotto la nuova pavimentazione.
Oltre a quelle proposte, possono essere applicate molte altre soluzioni per il fonoassorbimento, fonoisolamento e l’anticalpestìo.
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